Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP)

Il 2 giugno 2015 è stata costituita l’Associazione per un Territorio senza Grandi Predatori (ATsenzaGP), sezione Ticino, alla presenza di 71 soci fondatori. Dal 2021 il nome dell’Associazione è stato cambiato in Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP).

Il comitato eletto per il prossimo quadriennio è composto da:

Armando Donati, presidente
Sandro Rusconi, vicepresidente
Sem Genini, membro – segretario
Mauro Canepa, membro
Matteo Ambrosini, membro
Nadia Filisetti, membro
Aram Berta, membro
Esther Monaco, membro
Dante Pura, membro
Marco Turchetti, membro.

Indirizzi:

Presidente
Armando Donati
Tel: 079 412 32 17
armando.donati@bluewin.ch,

Segretario
Sem Genini
c/o UCT, In Pièza 12, 6705 Cresciano,
Tel: 091 851 90 93
segretariato@agriticino.ch,

Sito internet: www.apt-dai-gp-ticino.ch

Lo scopo generale dell’Associazione, come recita l’art. 1 degli statuti, è quello di “difendere e salvaguardare gli interessi di tutta la popolazione, con particolare riguardo per gli allevatori, per quanto concerne la problematica dei grandi predatori sia presenti che futuri”.

Tra gli obiettivi più specifici vi è anche quello di informare e collaborare con le autorità attente alla salvaguardia dell’allevamento e della vita nelle nostre vallate.

Vogliamo evidenziare il valore dell’allevamento caprino e ovino ticinese e l’inconciliabilità della gestione tradizionale (pascolo libero degli animali durante sei – sette mesi all’anno) con l’espansione del lupo.

La situazione in Ticino si è ulteriormente aggravata con l’avvistamento di una cucciolata di lupi in Val Morobbia (la seconda a livello svizzero). Dalle esperienze vissute in altre regioni europee si sa che la formazione della prima coppia di lupi segna l’inizio dell’espansione accelerata e duratura del lupo in tutta la regione.

Considerata la struttura dell’allevamento di bestiame minuto in Ticino composta da molte piccole aziende (la media dei caprini e degli ovini per ogni azienda si aggira sulle 50 unità) disperse su tutto il Cantone, nonché la morfologia del territorio e la scarsa efficacia delle misure di protezione già provate negli scorsi anni, il rischio di un declino inarrestabile e della scomparsa in pochi anni dell’allevamento di bestiame minuto in Ticino allevato secondo criteri tradizionali è oggettivo.

Di conseguenza è fondamentale creare un fronte unito che informi le autorità politiche cantonali e federali nonché l’opinione pubblica in merito all’importanza dell’allevamento tradizionale di bestiame minuto per le zone periferiche del Cantone, ma pure per chiedere un intervento di limitazione all’espansione del lupo.

Questa associazione è stata fondata proprio con questo scopo!

Per concludere, è stato anche girato un filmato sull’azienda alpestre del sig. Giottonini (“Ciò che i pastori sanno e gli altri ignorano”) e allestito materiale informativo che può essere richiesto al segretariato agricolo.